TEST | Beta 200 RR
28/05/2019 Condividi

TEST | Beta 200 RR

Tagliente come un bisturi

La beta 200 RR la possiamo classificare tra le moto più divertenti della casa. Si aggiudica questo premio grazie al suo meraviglioso rapporto peso/potenza. La paragonerei a una 125 per adulti…
testo e tester marco roberti – foto matteo lepri

Partiamo descrivendo il suo profilo estetico: balza subito all’occhio la sua piccola struttura, tanto da farla sembrare una 125cc, ma si nota subito poi la sua “pancia” di scarico molto più formosa, che fa intuire la sua maggiore cilindrata. Rimane comunque più piccola rispetto alle sorelle di maggiore cilindrata, il telaio e tutta la ciclistica, sono le stesse della piccola beta 125cc.

Questa particolarità, ha dato vita a una moto molto performante, ma allo stesso tempo molto maneggevole permettendo anche all’utente medio di sfruttare a pieno la sua potenza e di poter guidare il mezzo nel modo in cui si desidera.

Beta 200 RR

Comodissimo l’avviamento elettrico, molto pratico al lato del comando del gas e molto funzionale, ma l’unica nota negativa è che pur di risparmiare del peso su una moto già molto leggera, hanno privato la 200 della pedalina d’accensione classica, che a mio parere su un 2t è sempre utile.

Molto precisi e performanti i freni, anteriore e posteriore, entrambi Nissin, sempre pronti e precisi ogni volta che se ne richiede l’uso. Come sempre Beta pecca in estetica e funzionalità nella sua strumentazione di comando, ovvero la pulsantiera posta nella parte sinistra del manubrio di fianco alla manopola.

A mio parere è un po’ troppo ingombrante e “plasticona” (si potrebbe fare una cosa più dedicata all’uso sportivo e più pratica). Passando invece al motore e alla sua guidabilità, non possiamo che confermare l’ottimo lavoro fatto dalla casa di Rignano che ha sviluppato una moto dall’ottimo compromesso fra agonismo e divertimento domenicale. La prima cosa che ci lascia stupefatti è la risposta del gas.

Il resto dell’articolo lo trovate in edicola con EnduroAction n°18

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